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giovedì 7 maggio 2015

NATURALE 2015 9. 10. 11 maggio 2015

 

Emanuele Giannone – Mille Fiori Irrequieti e Folli. Un’Introduzione al Carso

Chi “spaccia” un Carso uniformato a cartolina slataperiana, tutto calcari e ginepri, non ne rende la varietà profonda e irrequieta. Una terra che non si confna in una sola dimensione non può tantomeno conchiudersi in una sola descrizione: qui sull'Altopiano, alla grande varietà stratigrafca corrisponde la varietà – o il contrasto - di terre, luci, colori e fora. Se indagassimo l'essenza celata dietro questa molteplicità di forme, almeno un risultato sarebbe certo: il Carso ha una sua essenza e la vite gli è coessenziale.

Sandro Sangiorgi – La sensorialità? Una questione privata

È arrivato il momento di farsi carico delle proprie responsabilità.

Il cittadino consumatore non può più nascondersi dietro le valutazioni di un critico o della redazione di una guida. Non può dare la colpa della generale insuffcienza qualitativa al mondo della comunicazione o a quello della produzione, quando è il primo ad accontentarsi dimenticando il grande potere a sua disposizione: la possibilità di scegliere. Gli strumenti ci sono, mancano ancora la consapevolezza e il coraggio che, a differenza di ciò che diceva Don Abbondio, possiamo “darceli”.

Vale la pena provare, soprattutto perché abbiamo a disposizione un mezzo straordinario, il vino, soggetto unico per varietà e imprevedibilità, prodotto emotivo per eccellenza.

Si comincia degustando senza pensare a che vino abbiano davanti: luogo, vitigno, produttore diventano secondari rispetto alla nostra capacità di sentire, di assimilare ciò che percepiamo e non quello che ci viene chiesto di riconoscere.

Il seminario prevede sei assaggi di vini naturali di alto proflo serviti alla cieca; dopo averli degustati, ci confronteremodescrivendoleemozioni diognunodinoi,dalleimmediateaquellepiùprofonde.Allafne,ci saluteremo e nessuno, neanche il relatore, saprà mai ciò che ha bevuto.

Nicolas Joly - Biodinamica e verità nel gusto

Seminario con degustazione di vini Triple A Velier da agricoltura biodinamica

“Ciascun viticoltore possiede una “differenza” che potrà trasmettere alla sua vigna, attraverso la sua presenza, la sua coscienza e attraverso i suoi atti. La biodinamica è un ensemble, ma questo non esclude la possibilità di darle, attraverso atti ponderati, un orientamento particolare al fne di adattarla al proprio ambiente circostante. Per questo motivo è diffcile parlare di biodinamica in senso generico.

La comprensione dei retroscena agricoli, di tutti i movimenti, l'adattamento della vite al proprio terroir sono elementi che ugualmente intervengono nella qualità fnale del vino. Intendiamoci bene sul signifcato di qualità.

Un vino in biodinamica non è necessariamente buono, ma è sempre vero. La biodinamica, rinforzandone la vita, accentua anche ognuna delle sue particolarità. Non favorirà mai l'unione (il radicarsi, l'ambientarsi) di qualsiasi ceppo su qualsiasi luogo. Al contrario. E bisogna prenderne coscienza prima di accusarla ingiustamente di defcienze.”

da Nicolas Joly, Il vino tra cielo e terra, p. 27, Porthos Edizioni, 2004

 Domenica 10

ore 10.00 Convento di Sant'Antonio - Civitaretenga
Nicolas Joly - I fondamenti della biodinamica per far a meno della chimica enologica

“Innanzittutto, però, occorre lasciare che le cose si facciano da sole, come in una vera democrazia. Se l’educazione, trasmessa nel corso della primavera e dell’estate, è stata completa e profonda, i risultati saranno promettenti.

L’espressione “fare il vino” mi è sempre parsa inesatta. Il vino non ha abbastanza potenza, autonomia e affnità con il proprio entourage per potersi esprimere liberamente, senza tutore?
La vigna e i suoi gesti si prolungano rinnovandosi nella cantina e sono il vino stesso. (...)

No, mai oserò dire che “faccio il vino”: lo guardo, lo ascolto e, raramente, intervengo su una o due barriques indisciplinate.”

da N. Joly, Il vino tra cielo e terra, Porthos Edizioni, 2004

ore 12.30

Sandro Sangiorgi – Il vino e i materiali: una seconda nascita

Seminario con degustazione di vini Montepulciano d'Abruzzo 2012 delle aziende partecipanti al Salone

Nella prefazione di “Manteniamoci giovani – vita e vino di Emidio Pepe”, Francesco Valentini ricorda la visita, in compagnia del padre Edoardo, nella cantina dello storico produttore di Torano Nuovo: «Era un luogo rustico e, a me, abituato alle botti di legno, subito mi apparve singolare la presenza delle vasche di cemento».

Nel secondo capitolo della graphic-novel “Gli ignoranti”, il produttore Richard Leroy dice a Étienne Davodeau, autore e coprotagonista della storia: «Ripensando alla nostra gita alla tipografa, per te il momento più diffcile era quello in cui, per la prima volta, il tuo lavoro dipendeva da quello di un altro. Io mi trovo nella situazione simile quando devo scegliere le botti per i miei vini».

Lo stupore di Valentini per un contenitore desueto negli anni ottanta, quella vasca di cemento così cara a Pepe, e il parallelismo di Leroy, che paragona la maturazione del vino alla stampa del lavoro del disegnatore, danno la misura dell’importanza di questa fase per il liquido odoroso: una vera seconda nascita. La maturazione riserva esiti innumerevoli e, per alcuni versi, insondabili.

Attraverso almeno sei vini, cercheremo differenze e congruenze tra metodi di maturazione, misure e materiali di botti, tini e vasche, affdando ogni scoperta esclusivamente ai nostri sensi. Unica certezza: il servizio alla cieca dei campioni, i quali a loro volta avranno in comune vitigno, annata e provenienza regionale.

ore 15.00

Presentazione del Libro “Dove comincia l’Abruzzo. Due terranauti in autobus tra saperi e gusto” con gli autori Maurizio Silvestri e Paolo Merlini

Ospiti di pastai, ristoratori dannunziofli, vignaioli e pastori ultraottuagenari, tra saporiti formaggi e profumati vini autoctoni.
I loro compagni di viaggio sono stati Mario Soldati e Agostino De Laurentiis in fuga da Roma dopo l’armistizio, Carlo Emilo Gadda giovane reporter a Campo Imperatore, Josè Borges generale catalano e guerrigliero borbonico, John Fante a Torricella Peligna...

Si ritrovano a L’Aquila per incontrare “Ju Boss” e Raffaele Colapietra “il professore”, due personaggi ormai molto noti a seguito del sisma del 2009.

Ore 18:00

Rolando Mucciarelli – Vino Sfuso: l’etichetta naturale

Assaggi di vino senza bottiglia 

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